Trascrizione a macchina del "Libro di memoria dall'anno 1799"


La trascrizione, battuta a macchina da scrivere, del Libro di memoria dall'anno 1799 consiste di 15 pagine più copertina, in formato A4, legate assieme da sei spillette e fissate poi da nastro adesivo giallo, a far da dorso.

Non vi è traccia nella trascrizione della data di stesura, mentre credo non possa esservi dubbio sia stato redatto da mio padre Antonio, che pur non firmandolo fornisce in copertina la sua identità. Riporto nel seguito tutto quanto aggiunto come introduzione e commento da mio padre, mentre il testo vero e proprio del Libro di memoria dall'anno 1799 è riportato in una pagina separata, accessibile qui.


T R A S C R I Z I O N E

del

LIBRO DI MEMORIA DALL'ANNO 1799

DELLA FAMIGLIA DAVIDE

 

eseguita da Antonio Davide, nato a Giugliano il 22.05.1922


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PREMESSA

    Ho trascritto a macchina, per i posteri che non riuscissero a interpretare appieno la grafia ormai completamente in disuso dei nostri antenati, un succinto diario ritrovato da mio padre tra le carte di suo zio Canonico Domenico e che conservo in originale.

    La trascrizione peraltro era già a suo tempo stata fatta da mio padre, a penna. Ma per la verità non è fedele in tutto al testo originale, mancando di diverse annotazioni relative a impegni finanziari della famiglia (tutti per la verità regolarmente e puntualmente estinti), ricca invece di frequenti adeguamenti della lingua italiana all'epoca della trascrizione stessa e infine qua e là aggiornata con notizie che lui certamente conosceva. Alla trascrizione, riportata in un grosso libro che conservo, mio padre aggiunge alcune precisazioni, riporta la copia di un testamento spirituale scrittogli da suo padre Pasquale (mio nonno) e traccia un primo albero genealogico, ma non riporta altre notizie. Il diario è stato poi proseguito da me con notizie e fatti riguardanti la nostra generazione.

    Preciso che mio padre Attilio (nessuno lo conosceva come Francesco Paolo) era cresciuto nella casa di Giugliano in via Miciano n.5 ed era stato educato dallo stesso zio Domenico e dalle di lui sorelle Elisabetta e Rosina, essendo il padre impegnato nel suo lavoro tra la Basilicata e il Cilento, quale Geometra capo (che allora si chiamava Ingegnere) del genio Civile, dove la moglie spesso (e volentieri) lo seguiva. Infatti le sorelle di mio padre, Rosina, Marietta, Ersilia ed il fratello Ugo, sono nati nelle varie sedi via via occupate da mio nonno.

    Naturalmente essendo (mio padre) da tali parenti considerato come un figlio, ricevette in eredità la porzione di casa di loro spettanza, mentre la restante parte la ereditò da mio nonno che non si fidava eccessivamente dell'altro figlio maschio Ugo, notoriamente testa calda.

    Ritornando al diario, ho sottolineato nella trascrizione alcune frasi che sembrano aggiunte da altra mano, con inchiostro di colore diverso; e scritto tra parentesi


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alcuni chiarimenti o parole che mi è sembrato di interpretare con quel senso.

    Ho creduto opportuno evitare di correggere errori di ortografia, grammatica, sintassi ed altri presenti nel testo, rispettando finanche la punteggiatura usata dagli estensori, non solo per non atteggiarmi a loro censore, bensì per lasciare a chi legge la piena libertà di giudizio.

    Un rilievo però devo farlo. Nelle notazioni di Francesco Davide, semplice sacerdote, ho notato un più corretto e semplice uso dell'italiano che non in quelle di Domenico Davide, canonico, studioso della Summa teologica di S.Tommaso. Bah!!

    Le D. che frequentemente s'incontrano, stanno per Don o Donna, che abitualmente precedevano il nome di un signore, di una signora o di un prelato.

                                                Antonio Davide


Segue testo del Libro di memoria dall'anno 1799. Riportato altrove con commenti.


Riporto qui di seguito le ulteriori note di mio padre Antonio, successive alla trascrizione del suddetto Libro di memoria dall'anno 1799:

Termina qui il diario del Sac. Domenico Davide, ma in fondo al quadernetto c'è la seguente annotazione del predecessore Sac. Francesco Saverio Davide:

L'annotazione è riportata nella trascrizione del Libro di memoria dall'anno 1799.

(Seguono alcune altre notizie (datate tra il 1775 ed il 1793), non interessanti direttamente la famiglia Davide, che, dice lo stesso Francesco Saverio Davide, "si è ritrovato un libro di memoria della sudetta famiglia in mia casa, mezzo lacerato"). NOTA:I1 diario trascritto è racchiuso in una doppia copertina costituita da fogli di carta da musica con i "righi" stampati sui quali sono scritte a mano alcune note e parole, parte forse di un inno sacro.
Sul bordo della copertina più interna, alla fine del diario, è scritto a mano, con bella grafia: "Carta di Musica di P. (o V.) Giacinto Davide in Napoli". Chi fosse questo Giacinto e in quale periodo visse, non saprei proprio dirlo.


Bruno DAVIDE, 19 giugno 2000     Scrivi a Bruno DAVIDE


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